La stufa in terracotta antica: una lunga storia

La stufa in muratura è riconosciuta per la grande inerzia termica e/o per la capacità di accumulare calore e di donarlo con uniformità all’ambiente.

È stata rivalutata dall’architettura bioecologica per le sue caratteristiche, che la fanno collocare tra i migliori sistemi di riscaldamento dal punto di vista della salubrità, quindi per il risparmio di CO2.

Riscalda in massima parte secondo i principi dell’irraggiamento, dando una piacevole sensazione di calore con una temperatura bassa e più alta delle pareti che circondano il posto nel quale la stufa è messa.

La stufa è messa preferibilmente al centro della casa, di tradizione tra la cucina e la zona di soggiorno, ma in ogni caso in una posizione di strategia per spargere il calore ovunque.

In questo scenario, si può considerare, lì dove il suo uso è rimasto, il vero e proprio cuore della casa.

Le radici di un’antica storia della stufa

Non sembra azzardato ipotizzare che la stufa trovi le sue basi in questi antichi manufatti di cui sono state trovate tracce sin dai villaggi con le palafitte, quindi parliamo proprio dell’età del bronzo.

Questi forni da pane erano costituiti da un fondo di argilla e della corteccia d’albero su cui si appoggiavano le lastre di pietra per l’accumulo di calore.

Le moderne stufe

Le stufe moderne si distinguono principalmente in 2 tipi: la stufa tradizionale piena e la stufa ad aria calda, vediamole insieme.

• La stufa tradizionale piena funziona per l’accumulo di calore. Nella combustione i gas caldi si dirigono verso la canna fumaria e sono prima incanalati in serpentine e poi vengono così riscaldate. Una stufa tradizionale piena può riscaldare una superficie molto molto ampia.
• La stufa ad aria calda invece è lo sviluppo più avanzato della tradizionale stufa piena. E’ fatta da una caldaia interna in ghisa dove c’è la combustione e da un rivestimento esterno in maiolica.

La stufa in terracotta

Una stufa in terracotta  nella vostra casa vi permette di dare tepore che si diffonde in tutti gli ambienti di casa, con armonia e in breve tempo.

L’unico punto negativo è la necessità di installarla in maniera stabile, ma ben compensato dalle basse emissioni di Co2 e una riduzione della combustione.

L’autonomia di una stufa in terracotta refrattaria o/e in cotto è molto alta e permette di riscaldare per circa 12h una casa di circa 100 mq con un solo carico. 

Ciò è dovuto anche dal fatto che, anche dopo lo spegnimento della stufa, è possibile sfruttare il calore della brace che resta dentro la struttura della stufa e si diffonde lentamente attraverso le pareti: in questo modo anche le ore di notte, dopo lo spegnimento saranno scaldate dal tepore di questo fuoco interno alla stufa.

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